Buongiorno Sasha e buongiorno a tutte le altre amiche di penna.
Il questionario di Proust. Rispondere a quelle domande mi metterebbe in difficoltà tanto da indurmi a pensare, come Socrate: "So di non sapere".
Devo ancora decidere se questa consapevolezza mi fa felice o mi deprime. Alla soglia di 50 anni e passa, secondo te e le amiche che ci leggono, dovrei preoccuparmi se non sapessi rispondere a domande tipo: qual è il tuo colore preferito, il tuo fiore preferito e via discorrendo?
Non mi piace definirmi attraverso un colore, un fiore, un eroe, una paura.
Se fossi costretta a farlo, tipo pistola puntata alla tempia, risponderei: la donna è mobile, qual piuma al vento. Questa è la definizione che mi calza meglio, non nell'accezione negativa del Rigoletto, ma sintetizzando e generalizzando al massimo -del resto non stiamo facendo una seduta di psicoanalisi, ma ci stiamo confidando tra amiche, quindi me lo concederete - mi definirei mutevole.
Se non fosse che oggi, quello che sto per dire, potrebbe dar adito a fraintendimenti, direi che sono fluida come l’acqua di Eraclito, sono panta rei.
Certo ci sono cose, poche, che mi caratterizzano da sempre.
Ammettiamo che io sia una specie di sistema solare, il sole ovvero i punti fissi sono questi:
1) Sono gattara. Sempre stata, ci sono nata gattara, ci morirò, ce l’ho ben impresso nel DNA. E’ una maledizione e mi ci crogiolo dentro contenta e felice.
2) Sono pigra. Sempre stata però io preferisco chiamare la mia pigrizia, lentezza. Kundera insegna.
3) Per dirla con Anna “I so glad to live in a world where there are octobers”. Mi piace l’autunno, mi è sempre piaciuto: le foglie che cadono, le zucche, i primi sentori dei camini accesi nell’aria, il profumo del mosto…
4) Non sopporto litigare. Mi toglie le forze, mi devasta e mi fa stare male per giorni e giorni persi lì a rimuginare. Per questo motivo finisce che lascio correre facendo io più male a me stessa che l’altro/a
5) Mi piace scrivere e credo lo abbiate capito tutte. Mi è sempre piaciuto. Credo sia sempre stato un modo per sconfiggere la mia timidezza.
6) Sono come Marcovaldo: state sicure che se c’è un fungo microscopico cresciuto sul marciapiede, sono la prima a scovarlo e queste scoperte mi mettono sempre in pace col mondo.
7) Sono una solitaria per scelta dovuta alla realtà: è una vita che cerco affinità elettive, ed è una vita che sono sola. Devo aver cercato sempre nei posti sbagliati.
Il resto va e viene, alcune cose, passioni, pensieri sono ricorrenti come i pianeti, altre, “fuochi di paglia” come comete.
Last but not least: Sasha, è sempre un piacere leggerti e sinceramente che il tuo sito si chiami 1 ricetta e 1 cosa bella o vattelapesca, “habitus non facit monachum”.
Non ho resistito alla tentazione di chiudere la mia risposta in latino vista la tua ouverture in greco. Perdonami.
Mi dico sempre: "Catia - all'anagrafe mi chiamano così - stavolta sii concisa, breve, sintetica" ma più me lo impongo e più finisco col fare il contrario.
Però prenditi la tua parte di colpa perché è quello che scrivi a sollecitare e stimolare la mia loquacità.
Nella vita quotidiana sono al contrario una persona molto silenziosa.
Grazie Sasha e grazie a tutte le altre che si prendono la briga di leggermi.
mi ha colpito tantissimo il punto 13 della sua lista... ho perso sabato sera mia madre... Liliana.
una delle prima cose che ho pensato (cioè uno dei primi pensieri razionali che non fossero solo domande vuote "perchè?", "perchè lei?"; "cosa farà papà adesso"...) è stato: " come faccio a scegliere le tende? e chi preparerà i dolcetti di Natale quest'anno?". :(
Che bello leggere la tua lista e i commenti di chi ti segue fa molto storia di una romantica donna inglese !voglio proporre il questionario di Proust alle persone a me più vicine per scoprire quanto poco si sa a volte l’uno dell’altro ma io non riuscirei a farlo così pubblicamente…non ho sufficiente autostima 😐è sempre con vero piacere che ti leggo (mi sono permessa il tu ,ho forse esagerato??)
Oh cara ho tante cose da risponderti, intanto ieri,ispirata da non so cosa,dopo settimane,forse mesi,ho pubblicato un post con le convinzioni su di me che avevo a 20 anni e che ora non ho più, quindi molto sulla tua stessa vibes,tra l'altro chiedevo di raccontarmi le proprie perché io adoro queste "confessioni" (non ho avuto molto successo 🤣). Vorrei morire possibilmente con le mie figlie di fianco,ma non per me,per loro, perché io avrei tanto voluto esserci con mia mamma. Mio marito è una lotta tra "lo vorrei con me e non vorrei dargli questo dolore".
Sento anche io odori che non sente nessuno,e la mia figlia piccola ancora più di me.
Non cambierei il nome alla newsletter,ma se proprio ci tieni a cambiarlo ho pensato "una curiosità e una cosa bella" "un consiglio e una cosa bella" che mi fa anche ridere per la serie "il consiglio non richiesto" forse fa ridere solo me 😅 ti abbraccio da qui❤️
Buongiorno cara Sasha, io ho sempre avuto un serissimo problema a definirmi, mi sa che è il momento di fare chiarezza, quindi ora vado in balcone col mio quadernino e ci penso su. Quanto alla 17: no, non sei l' unica. 🙋🏻
Io vorrei morire mentre sto partendo per un viaggio, non dopo e non durante, perché l'emozione è l'adrenalina della partenza è essa stessa la bellezza del viaggio ( l'ho imparata ad assaporare grazie al mio prof di italiano delle superiori che ci ha fatto leggere "a ritroso" di Joris-Karl Huysmans)
Buongiorno Sasha e buongiorno a tutte le altre amiche di penna.
Il questionario di Proust. Rispondere a quelle domande mi metterebbe in difficoltà tanto da indurmi a pensare, come Socrate: "So di non sapere".
Devo ancora decidere se questa consapevolezza mi fa felice o mi deprime. Alla soglia di 50 anni e passa, secondo te e le amiche che ci leggono, dovrei preoccuparmi se non sapessi rispondere a domande tipo: qual è il tuo colore preferito, il tuo fiore preferito e via discorrendo?
Non mi piace definirmi attraverso un colore, un fiore, un eroe, una paura.
Se fossi costretta a farlo, tipo pistola puntata alla tempia, risponderei: la donna è mobile, qual piuma al vento. Questa è la definizione che mi calza meglio, non nell'accezione negativa del Rigoletto, ma sintetizzando e generalizzando al massimo -del resto non stiamo facendo una seduta di psicoanalisi, ma ci stiamo confidando tra amiche, quindi me lo concederete - mi definirei mutevole.
Se non fosse che oggi, quello che sto per dire, potrebbe dar adito a fraintendimenti, direi che sono fluida come l’acqua di Eraclito, sono panta rei.
Certo ci sono cose, poche, che mi caratterizzano da sempre.
Ammettiamo che io sia una specie di sistema solare, il sole ovvero i punti fissi sono questi:
1) Sono gattara. Sempre stata, ci sono nata gattara, ci morirò, ce l’ho ben impresso nel DNA. E’ una maledizione e mi ci crogiolo dentro contenta e felice.
2) Sono pigra. Sempre stata però io preferisco chiamare la mia pigrizia, lentezza. Kundera insegna.
3) Per dirla con Anna “I so glad to live in a world where there are octobers”. Mi piace l’autunno, mi è sempre piaciuto: le foglie che cadono, le zucche, i primi sentori dei camini accesi nell’aria, il profumo del mosto…
4) Non sopporto litigare. Mi toglie le forze, mi devasta e mi fa stare male per giorni e giorni persi lì a rimuginare. Per questo motivo finisce che lascio correre facendo io più male a me stessa che l’altro/a
5) Mi piace scrivere e credo lo abbiate capito tutte. Mi è sempre piaciuto. Credo sia sempre stato un modo per sconfiggere la mia timidezza.
6) Sono come Marcovaldo: state sicure che se c’è un fungo microscopico cresciuto sul marciapiede, sono la prima a scovarlo e queste scoperte mi mettono sempre in pace col mondo.
7) Sono una solitaria per scelta dovuta alla realtà: è una vita che cerco affinità elettive, ed è una vita che sono sola. Devo aver cercato sempre nei posti sbagliati.
Il resto va e viene, alcune cose, passioni, pensieri sono ricorrenti come i pianeti, altre, “fuochi di paglia” come comete.
Last but not least: Sasha, è sempre un piacere leggerti e sinceramente che il tuo sito si chiami 1 ricetta e 1 cosa bella o vattelapesca, “habitus non facit monachum”.
Non ho resistito alla tentazione di chiudere la mia risposta in latino vista la tua ouverture in greco. Perdonami.
Buona giornata a tutte.
Io aspetto sempre le tue lunghe risposte, LE ADORO!! Continua così, sono sicura che siamo in tante ad aspettarle!
Mi dico sempre: "Catia - all'anagrafe mi chiamano così - stavolta sii concisa, breve, sintetica" ma più me lo impongo e più finisco col fare il contrario.
Però prenditi la tua parte di colpa perché è quello che scrivi a sollecitare e stimolare la mia loquacità.
Nella vita quotidiana sono al contrario una persona molto silenziosa.
Grazie Sasha e grazie a tutte le altre che si prendono la briga di leggermi.
Buonanotte a tutte.
Continua così, davvero!
Buongiorno Sasha,
mi ha colpito tantissimo il punto 13 della sua lista... ho perso sabato sera mia madre... Liliana.
una delle prima cose che ho pensato (cioè uno dei primi pensieri razionali che non fossero solo domande vuote "perchè?", "perchè lei?"; "cosa farà papà adesso"...) è stato: " come faccio a scegliere le tende? e chi preparerà i dolcetti di Natale quest'anno?". :(
Ti abbraccio ❤️
Che bello leggere la tua lista e i commenti di chi ti segue fa molto storia di una romantica donna inglese !voglio proporre il questionario di Proust alle persone a me più vicine per scoprire quanto poco si sa a volte l’uno dell’altro ma io non riuscirei a farlo così pubblicamente…non ho sufficiente autostima 😐è sempre con vero piacere che ti leggo (mi sono permessa il tu ,ho forse esagerato??)
Ci diamo solo del tu, qui! 🥰
Beautifully written as always🤗very revealing❤❤❤
Alla 2...piccola strettina al cuore...gioia per te, rammarico per me...ma mi piace tanto tanto🤗
Io mentre dormo, dopo aver detto a mia figlia che la amo infinitamente.
Circondata dalle persone che amo, con la mano di mia figlia nella mia, la mia musica preferita, tra i sorrisi.
Ma vogliamo parlare dell'odore dell'acqua dolce? L'odore che si sente vicino ai laghi....
Vero!
'Una ricetta (forse) e una cosa bella'
Ti leggo sempre in silenzio ma mi apri mondi dentro che non puoi sapere...
Ah, quando vieni a Torino, ti porto un mio cesto (non di vimini). Mi raccomando, fammi avvisare da Flavia :)
Mi piace molto la tua proposta di titolo!
A Torino verrò finito i caldo e prometto che sari avvisata da Flavia :) Grazie!
Anche a me mancano tanto i miei nonni materni.
Per quanto riguarda gli odori non sei sola: da sempre dico che no, non ho “l’orecchio assoluto”,
ma ho “il naso assoluto”
Oh cara ho tante cose da risponderti, intanto ieri,ispirata da non so cosa,dopo settimane,forse mesi,ho pubblicato un post con le convinzioni su di me che avevo a 20 anni e che ora non ho più, quindi molto sulla tua stessa vibes,tra l'altro chiedevo di raccontarmi le proprie perché io adoro queste "confessioni" (non ho avuto molto successo 🤣). Vorrei morire possibilmente con le mie figlie di fianco,ma non per me,per loro, perché io avrei tanto voluto esserci con mia mamma. Mio marito è una lotta tra "lo vorrei con me e non vorrei dargli questo dolore".
Sento anche io odori che non sente nessuno,e la mia figlia piccola ancora più di me.
Non cambierei il nome alla newsletter,ma se proprio ci tieni a cambiarlo ho pensato "una curiosità e una cosa bella" "un consiglio e una cosa bella" che mi fa anche ridere per la serie "il consiglio non richiesto" forse fa ridere solo me 😅 ti abbraccio da qui❤️
Dove lo hai pubblicato? Non l’ho visto…
Su IG 😅
Buongiorno cara Sasha, io ho sempre avuto un serissimo problema a definirmi, mi sa che è il momento di fare chiarezza, quindi ora vado in balcone col mio quadernino e ci penso su. Quanto alla 17: no, non sei l' unica. 🙋🏻
Sono curiosa di sapere quante cose usciranno dalla tua penna: 13? 31? 133?
Comunque questa newsletter me la studio, da grande voglio scriverle come te
Io vorrei morire mentre sto partendo per un viaggio, non dopo e non durante, perché l'emozione è l'adrenalina della partenza è essa stessa la bellezza del viaggio ( l'ho imparata ad assaporare grazie al mio prof di italiano delle superiori che ci ha fatto leggere "a ritroso" di Joris-Karl Huysmans)
Questo è un desiderio molto personale e particolare. Grazie per averlo condiviso!