1 ricetta e 1 cosa bella n° 101 (quella dei vicini viscini)
Pasta che sa di riso al pomodoro, coro dell'alba, gli spari sopra
Ciaone
La nostra vita arcadica in campagna sarebbe armoniosa come una toile de Jouy, se non fosse per i ragazzetti che abitano un paio di campi più in là e che sparano petardi, raudi, carabine, fucili, bombe che fanno tremare l’intera valle in c o n t i n u a z i o n e.
La domenica mattina, il martedì pomeriggio, ogni momento è buono per giocare alla guerra. Il migliore pare essere quelle dello scoccare delle 18, orario puntualmente festeggiato con almeno un botto di quelli più forti - think cannone del Gianicolo.
Nel chiedermi che tipo di genitori lascia a dei teenager l’accesso e l’uso di armi che richiedono un patentino, sono arrivata poi a supporre che gli spari sopra la nostra Arcadia vengano esplosi solo quando mamma e papà sono fuori.
Spesso, quando parte la sequenza, si leva un coro di grida e bestemmie dalle case del circondario. Io stessa ho strillato un paio di volte “CHIAMO I CARABINIERI!”. Un giorno ho visto l’apicoltore locale rincorrerli nell’erba alta: “Ho capito chi siete! So dove state!”. I ragazzini però correvano veramente veloci, e lo hanno staccato in pochi secondi.
A parte lo spavento, lo scazzo e la rabbia che provocano in noi umani questa maleducazione e questa prepotenza, il problema concreto che abbiamo è Sugar, che a suon di manifestare panico ad ogni “evento”, invece di de-sensibilizzarsi ha ormai così tanta paura da non voler più uscire in giardino.
La nostra veterinaria mi ha detto: vai a parlarci, digli che sei in difficoltà, prendili per le buone. Ammiomarito invece è contrarissimo ad andare a dire a gente armata fino ai denti e che ama sparare cosa fare nel suo tempo libero.
Io in stallo.
Finché, 10 giorni fa, all’ennesima Caporetto, ho contattato un’amica che abita di fronte ai bottaroli. Le ho detto che Sugar stava morendo di infarto e le ho chiesto se mi poteva confermare che i suoi dirimpettai fossero i responsabili.
Ebbene: la mia amica è scesa ed è andata a parlare ai ragazzi (due volte). Gli ha detto che c’era un cane che stava morendo d’infarto, che quello che stavano facendo è illegale, che non avrebbe detto niente ai loro genitori perché avevano facoltà di smettere da soli, e che se non avessero smesso da soli, ci avrebbero pensato i carabinieri che tutto il vicinato minaccia di chiamare.
Beh: HANNO SMESSO.
Non me lo aspettavo e sono stata felicissima di una soluzione così facile, che dimostra il potere della ragionevolezza e della diplomazia. Abbiamo avuto la pace che abbiamo sempre sognato per giorni, una pace inusuale.
Sugar è timidamente tornata a passare un pochino di tempo in giardino tra venerdì e sabato. Mi sono detta: devo parlarne in newsletter!
Poi, domenica, di nuovo qualche petardo e un botto un po’ forte. Questo è l’aspetto di un cane che ha paura, anche se meno di prima:
Adesso non so cosa fare: andare io a parlare con i genitori? Un’altra mia vicina, che ha tre cani, ha giurato che gli manda i carabinieri in casa se sparano di nuovo.
Tu che faresti al posto nostro?
1 ricetta
Io gliel’ho presentata come un’amatriciana vegana e lui ha dichiarato: “questa pasta sa di riso al pomodoro”.
“Scusa ma dove hai mangiato il riso pomodoro? Io non l’ho mai fatto”
“Da nessuna parte”
Quindi, vedi tu a chi dare retta: a me che ho usato tofu affumicato, tanta cipolla, vino rosso e peperoncino per condire i fusilli, o al 16enne che sentenzia come Cannavacciuolo a MasterChef, però senza nessuna cognizione di causa.
Si fa così:
sbricioli del tofu affumicato (40/50gr a porzione)
tagli la cipolla come ti piace: fina fina, a cubotti, a fettine - it’s your party, you’ll cry if you want to
stufi la cipolla in olio, e poi aggiungi dell’aglio tritato
unisci il tofu, fai rosolare, sfumi con vino rosso
sale, salsa di pomodoro, peperoncino
fai cuocere, coperto, per almeno 15 minuti
condisci, vai ad impiattare, sottoponi al giudice: “Chef, questo piatto si chiama la pasta all’amatriciana che nasconde un riso al pomodoro”.
Per te è un grande sì?
1 cosa bella
È stato l’ultimo appartamento in cui abbiamo abitato, e in cui abiteremo mai, per colpa sua: “la matta del piano di sopra” era anche simpatica, ma estremamente rumorosa e indifferente al fatto che ci svegliasse alle 5 del mattino quando correva avanti e indietro per il corridoio con i tacchi perchè era in ritardo per il lavoro, o all’una di notte quando rientrava e suonava al pianoforte e cantava a squarciagola l’inizio di “Grazie Roma” di Venditti. Non svegliava solo noi adulti, ma anche i bambini, quindi bisognava poi riaddormentare anche loro. Pure la famiglia che abitava sotto di noi veniva svegliata. Ancora grazie che la chiamavamo solo “la matta del piano di sopra”.
Sulle prime le abbiamo chiesto gentilmente di fare caso ai suoi movimenti e alle ore in cui produceva rumori molesti:
“Che ci posso fare se ho questi turni?”
“Ad esempio metterti i tacchi sulla porta di casa, quando stai uscendo, per favore”.
A volte mio marito è salito alle 3 di notte a suonarle il campanello per dirle di smetterla.
C’era poi un suono misterioso, che abbiamo decodificato solo quando abbiamo adottato Ninja e capito che non era lei a gettare nel cuore della notte biglie di ferro per terra, che rimbalzavano e rotolavano per il famoso corridoio di 16 metri (speculare al nostro), ma… il suo gatto. I gatti buttano in terra le cose che si rompono e che fanno molto rumore: lascia stare la leggenda della mela, è così che Newton ha scoperto la forza di gravità.
Sulle biglie si era sempre professata innocente - non le credevamo, ma in effetti aveva ragione; mentre tacchi, pianoforte e legna spaccata con l’accetta sul pavimento del salotto (lei aveva il caminetto) no, tutta farina del suo orgoglioso sacco.
“Forse dovresti trasferirti in campagna, così ti svegli col canto degli uccellini!!”, mi aveva urlato un giorno.
Fast forward 20 anni dopo, ed eccomi qui, semi-trasferita in campagna, svegliata dal mio cane che piange perché ha mal di pancia, in giardino ad ascoltare il “coro dell’alba”:
Il coro dell’alba è il sollevarsi del canto degli uccelli, specie dopo specie, in una staffetta che diventa man mano un ensemble: in questo periodo dell’anno, inizia verso le 4.45 e raggiunge il suo picco alle 5.15, quando anche l’ultimo uccello si è unito all’orchestra. Quando il sole diventa visibile in cielo, il coro si diluisce in pochi minuti, per lasciare al resto della giornata i “soliti” sporadici richiami.
Ma in quella mezzora tutti gli uccelli fanno a gara a chi canta più forte per delimitare il territorio, corteggiare una compagna o chiamare il loro stormo (qui c’è una piccola guida di Focus sull’argomento).
Quando abitavo in appartamento non lo sapevo. Non me lo godevo.
Quindi, te la canto io a ‘sto giro:
“Grazie
RomaMatta Del Piano Di Sopra: ci hai reso la vita abbastanza insopportabile da decidere di vendere e traslocare, e da coltivare il sogno di essere svegliati dagli uccellini. Abbiamo perseguito il sogno, ed eccoci qui, nella nostra Arcadia, per sempre”.
O almeno finché i vicini che sparano non faranno traslocare tutti gli uccellini della valle.
Togliti 4 curiosità
Gigi ha ricevuto il fiore? Oh yes:
E un giorno che giocavamo a 6 gradi di separazione (suo padre ha pranzato con la Regina Elisabetta / io ho passato mezza giornata a casa di suo cognato, il grandissimo fotografo Snowdon, che mi chiese “do you ski splendidly?” (cioè se sciavo splendidamente), GeeGee ha fatto ace: ha stretto la mano a Prince nel 1987, gli ha chiesto “Hello, what’s your name?” e lui ha risposto “Maybe Prince”, divertito, con quel suo famoso sguardo di traverso, indimenticabile.
Game, set, match.
Chat GPT ha capito chi c’era alla fondazione del Partito Socialista Italiano? Oh yes:
Dopo aver altalenato per mesi - Anna Kuliscioff c’era, non c’era, la si notava di più se veniva e se ne stava in disparte vicino a una finestra di profilo in controluce, o se non veniva per niente - pare che ce l’abbiamo fatta (allego screenshot):
Chat GPT ha un’idea di che faccia io abbia? Oh no:
Come dicevo nei commenti del n°100, avrei voluto corredare quella newsletter con un’illustrazione fatta dall’AI dal titolo “Sasha Carnevali combatte contro l’AI”, così ho chiesto a Chat GPT di farmela. Mi aspettavo di poter giocare all’escalation come in quei reel che hanno i Carmina Burana in sottofondo e il prompt “più belga! Ancora più belga! Ancora molto più belga!” mentre un tizio con la faccia sempre più esaltata viene sempre più sommerso da patatine, waffle e birra.
Ma Chat GPT a me ha detto che non è capace a fare grafiche, mentre a una fedele lettrice (ciao Shanti!) ha subito fornito questi disegni dalla big Giovanna D’Arco energy:
Nota bene: questa intelligentissima intelligenza artificiale ha usato le foto di me che si trovano in rete.
Come diceva Johnny Stecchino, “non mi somigghia penniente”.
E infine, erano davvero girini quelli nella mia nuova adorata vasca per piante acquatiche? Oh no!
Sono larve di zanzara!
Ma il vivaista mi ha assicurato che non ho aperto un allevamento di zanzare, e che ci sarà solo questa generazione, e che sarà comunque decimata da altri insetti e uccelli.
In effetti la sera ci mettiamo seduti lì davanti, sulla panchina, con un bicchiere di vino e le lucciole intorno, e si sta di molto bene.
Foto della settimana
In quanti modi riesce ad essere simply the best, Pedro Pascal?
Questo viene dal suo Instagram:
Il cartello che ha postato dice: “un mondo senza persone trans non è mai esistito e non esisterà mai”. E PedroPedroPedroPedropè commenta:
“Non riesco a pensare a niente di più crudele, meschino e patetico del terrorrizzare la più piccola e vulnerabile comunità di persone che non vogliono niente da te, eccetto il diritto di esistere”
Happy Pride! Happy Pedro!
Leggine un’altra, già che ci sei:
Carabinieri.
Con la diplomazia ci avete provato.
Brutto da dire e fare però chiedere che il denunciante resti anonimo.Come dice tuo marito,sono armati,meglio essere prudenti.
Io il tofu non riesco proprio a mangiarlo. Neppure a toccarlo. Non so perché ma mi fa effetto