1 ricetta e 1 cosa bella n°83 (quella fatta con orgoglio e pregiudizio)
Il gommista e il tacco 14, Austen on a budget, perché fare un'insalata di stagione, self-comfort vs self care.
Ciaone
Ho letto questo post che
ha scritto sulle abitudini che le richiedono poca energia e che migliorano la sua salute mentale.Tra le varie elencate, mi ha divertita “bere qualsiasi cosa da un calice da vino ti cambia l’umore” - yes, but no, se poi non va in lavastoviglie e mi tocca lavarlo a mano… perché allora non me lo godo per niente, quel bicchiere d’acqua!
Comunque, il consiglio che mi è piaciuto davvero è questo:
rimpiazza “self-care” con “self-comfort”
Ci ho pensato un attimo, e mi sono trovata molto d’accordo.
Perché “prenderti cura di te” suona terribilmente come un’altra cosa da fare.
Sono abbonata all’app Calm da anni, e ogni settimana mi arriva una newsletter ben fatta, con buoni spunti, però santiddiii, mi volete far star calma e ogni domenica mi mandate una lista di “18 cose da fare per migliorare l’autostima” o “11 risposte da dare quando vuoi dire no”?! Troppi elenchi puntati redatti da medici con master in questo e quello.
Cioè, ti gufano: te l’ha detto il dottore. Lo devi fare.
E ti sale l’ansia, perché devi salvare del tempo nella tua agenda per fare il bagno nella vasca con le candele accese, e farlo fruttare, quel tempo. TI DEVI RILASSARE (questo è il life coach di Instagram che parla), ché quelle candele artigianali che supportano il collettivo femminile costano dei soldi (questo è PayPal che parla), ché l’acqua non si spreca (questo è Greenpeace che parla), ché sai quante cose ci farebbero i bambini africani con tutta quell’acqua (questa è una mamma anni ‘70 introiettata che parla).
La cura di sé è energeticamente dispendiosa. Tipo, "La cura” della canzone di Battiato - che sbattone è??
Ma il self-comfort, quel sentirsi protetta, nella tana… la comodità? La comodità no, benedetta lei che funziona solo se per raggiungerla lo sforzo è minimo. Se è un’azione piccola, spontanea.
Aggiungere un cuscino sotto i piedi: ok.
Sfilarsi il reggiseno senza togliere la maglietta: ok.
Vabbè, alzarsi per prendere un cioccolatino: ok.
Ora sono seduta per terra in salotto, le ragazze libere sotto la maglietta, un cioccolatino che si scioglie in bocca, Ninja e Sugar si avvicinano e si contendono le coccole (Ninja graffiando, Sugar sdraiandosi a un metro di distanza).
Con piccoli gesti non performativi non previsti in una to-do-list, ho cambiato l’assetto della situazione.
Non-performativi è la parola chiave, qui.
Esempio.
Tre giorni fa invece di proseguire la passeggiata nel bosco per raggiungere un certo punto e rompere la barriera dei 12mila passi, mi sono seduta su una panchina e mi sono detta: ci sto 15 minuti. Poi ho deciso di tirare a 30. E alla fine sono alzata che ne erano passati 40 (più che altro perché la Shu aveva fatto la solita cosa di decidere che ci siamo fermate > ci siamo accampate > siamo pionere, questa valle è nostra > guai a chi ci passa).
Per i primi 10 minuti mi dicevo: mi devo riposare, mi devo rilassare, mi devo godere questo silenzio, mi devo fare un video per far vedere che mi so riposare, rilassare e godere questo silenzio.
Poi a forza di riposarmi, rilassarmi e godermi quel silenzio ho rotto la barriera della performatività, e il tempo è volato perché mi sono riposata, rilassata e goduta quel silenzio per davvero - almeno finché l’eco degli abbai del mio cane non tornavano da tre valli più in là.
Tra il minuto 1 e il minuto 10 ho fatto self-care.
Tra il minuto 11 e il minuto 40 ho fatto self-comfort.
E c’è stata una bella differenza.
Una ricetta
Riprendo il discorso sulla stagionalità iniziato la settimana scorsa, un discorso importante perché si prende cura (ahahah) di tutte le ricette.
Comincio con un principio ovvio: le stagioni, con le loro variazioni di temperatura, umidità e luce, alterano le nostre necessità energetiche.
Gli alimenti di stagione sono quelli al picco del loro contenuto di nutrienti, poiché crescono in condizioni naturali ottimali. Ad esempio:
gli agrumi sono ricchi di vitamina C, utile per supportare il sistema immunitario durante la stagione fredda
i cibi estivi come angurie e cetrioli sono idratanti e aiutano a combattere il caldo
variare la dieta in base alla stagione arricchisce la diversità alimentare, influenzando positivamente il microbioma intestinale
Consideriamo cosa comporta consumare un prodotto quando non è di stagione:
inevitabilmente frutta e verdura coltivate in serra o trasportate da luoghi lontani devono essere raccolte quando sono ancora a acerbe e quindi arrivano a noi con un buon 50-60% in meno di proprietà nutritive rispetto a quelle stagionali
questo si riflette anche sul loro gusto e sulla loro consistenza: abbiamo tutti presente i pomodori olandesi dalla polpa farinosa e insipida, dalla buccia spessa che non si sciupa durante il trasporto e la manipolazione, e che in casa durano anche un mese a temperatura ambiente
Finocchio e melagrana dal mio orto, arancia dal negozio: tutto perfettamente invernale
La prossima settimana: come gli alimenti di stagione proteggono l’ambiente, al di là di imballaggi, trasporti e dispendi energetici: ci sono aspetti importanti e meno ovvi da tenere in conto.
Ti aspetto qui!
Una cosa bella
A proposito di performance - se non lo hai mai letto, o visto un film o uno sceneggiato tratto da “Orgoglio e Pregiudizio”, fermati qui e non leggere oltre. Ci sono degli spoiler da amanti del romanzo di Jane Austen.
Fallo entrare nella tua vita, goditelo e poi torna a leggere questa newsletter.
Ok.
Dall’estate scorsa ho una juoia: “Orgoglio e Pregiudizio” della versione del 1995 con Colin Firth e Jennifer Elhe rifatto da un attore inglese, bravo e bello (ma temo famoso solo nella nicchia di fan di quello sceneggiato, che è una verità universalemente riconosciuta essere tra i migliori costumoni di tutti i tempi).
Lui si chiama Ben Fensome e ha avuto l’idea geniale di creare “Budget Pride and Prejudice”, una serie di episodi da un minuto e mezzo in cui interpreta tutti i personaggi, lasciandosi doppiare dalle voci degli attori originali.
A tutti dà grande, comica espressività usando come costumi di scena un centrino in testa per l’isterica Mrs Bennett; due spille da balia pinzate in una tshirt verde salvia a creare uno scollo impero per Lizzie; un cerchietto con fiore di pannolenci per quella cretina di Lydia; due calzini (che manco sembrano puliti) infilati nel collo della camicia per Darcy; un kleenex maciullato per la figlia sfigata di Lady Catherine de Bourgh e così via.
Indovina il personaggio austeniano…
Scenografia: zero. Fensome si riprende con un selfie stick in casa sua, un ambiente molto scarno, dove ha evidentemente traslocato da poco (ci sono scatoloni ovunque, lampadine nude che pendono dal soffitto).
Ad oggi ha prodotto 49 episodi, arrivando al punto in cui quella cretina di Lydia e Wickham sono fuggiti da Bath e Darcy sta per trovarli. Quindi sì, c’è già stata anche la scena del lago (non resisto, ti devo dire che ci sono delle Crocs).
Li trovi tutti sul suo profilo Instagram, su Tik Tok e quasi tutti su Youtube (non è terribilmente aggiornato).
Il suo Mr Collins è la singola ragione per cui vale la pena stare su Instragram. Piango dal ridere ogni volta che appare 🥲
Togliti una curiosità
Ho portato l’auto di mio figlio dal gommista perché si buttava da sola a destra, gli ho messo le chiavi in mano e gli ho detto: penso sia la convergenza.
Lui ha guardato le ruote e mi ha risposto: “sì, ma guarda che pneumatici ha”.
“Eh, li sto guardando".
“Te lo spiego facendo un paragone femminile, che puoi capire: è come se tu avessi un tacco 14 su un piede e un tacco 4 sull’altro. Sono scarpe tutte e due, ma cammini zoppa”.
Non poteva dire semplicemente che davanti erano gomme estive e dietro erano 4 stagioni. Doveva farmi un paragone femminile, così potevo capire.
E si sbagliava, pure, perché se avesse abbassato lo sguardo avrebbe visto che genere di scarpe porto (da trekking, infangate), e che non ho la minima idea di come si faccia a camminare con un tacco 4, figuriamoci un 14 (ma esiste??).
Allora io qui metto una divertente simulazione di Pap-test, spiegato con attrezzi da cucina, a beneficio di chi non ha una vagina. Che avrà capito davvero il paragone solo se accavallerà le gambe e tratterà il respiro.
Che dici, lo inoltro al gommista?
Accattatevill’
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Ho co-scritto un’ebook: si chiama “Cocomero - ricette d’ispirazione levantina per la pace” e contiene 40 favolosi piatti. Puoi comprarlo facendo una donazione minima di 5€ a una famiglia di rifugiati palestinesi, direttamente sul suo GoFundMe. Trovi tutte le spiegazioni sul sito di Cocomero 🍉
Hai centrato perfettamente il problema. Grazie di aver messo in parole ciò che mi girava nella testa da tempo.
Posto meraviglioso. Camminare in montagna è il top del rilassamento per me. Al contrario un'amica mi ha regalato un quaderno di mandala da colorare per rilassarsi. Ho passato tutto il tempo a pensare a tutto ciò che avrei potuto fare se non fossi stata lì a colorare quello stupido mandala 😅
Camminare e leggere.
E ci troviamo ad Orgoglio e Pregiudizio (uno dei miei preferiti). Andrò di sicuro a vedere la pagina che hai suggerito. Grazie mille della compagnia e buona settimana 😊